slittare
v. intr. [der. di slitta] (aus. avere e essere). – 1. non com. Andare in slitta: non so sciare, ma mi diverto a s.; i ragazzi hanno slittato tutto il giorno giù per la discesa. 2. estens. Scivolare, detto in partic. di veicoli, quando su una superficie gelata o bagnata o comunque sdrucciolevole diminuisce, per insufficienza di attrito, la normale aderenza tra ruote e strada (o anche, nel caso di veicoli che corrono su rotaie, tra ruote e binarî): s. su una curva ghiacciata, sulla strada bagnata; era meglio andare con prudenza che s. in un fosso (C. Levi); delle ruote stesse, girare a vuoto senza che si abbia trazione, quando è superata la forza di aderenza: bisogna mettere le catene, se no le ruote slittano (analogam., di una cinghia che si avvolge su una puleggia). Raro, di persone e animali, scivolare, sdrucciolare: il cavallo è slittato sulla neve e si è piegato sui ginocchi. 3. fig. a. Nel linguaggio econ. e finanziario, riferito a monete, perdere di valore, diminuire il proprio potere di acquisto: il dollaro si è stabilizzato, mentre l’euro continua a slittare. Per estens., di titoli azionarî e di stato, di obbligazioni, di materie prime e prodotti, ecc., tendere a una diminuzione della quotazione o del prezzo commerciale, perdere di valore. b. Allontanarsi dalla propria direttrice, dalla linea d’azione normale o tradizionale; deviare (spec. nel linguaggio politico): le organizzazioni sindacali tendono a s. su posizioni moderate; il partito di maggioranza slitta sempre più a destra. c. Nel linguaggio politico-amministrativo, fare slittare l’applicazione o l’esecuzione di una norma legislativa, rinviarla. Con il sign. di essere rinviato, anche nell’uso com.: la riunione di oggi è stata sospesa, e slitta alla prossima settimana. ◆ Part. pres. slittante, anche come agg.: carena slittante, nelle costruzioni navali, lo stesso che carena idroplana (v. idroplano).