smagliatura
s. f. [der. di smagliare2]. – 1. L’azione e l’effetto dello smagliare e dello smagliarsi. Più com. con sign. concr.: a. Lo strappo prodotto in un tessuto a maglia dalla rottura di una o più maglie, e dal conseguente scivolamento delle altre: mi sono fatta una s. nella calza. b. Nel linguaggio medico, s. cutanee (o, in usi meno tecnici, semplicem. smagliature), lesioni atrofiche della cute costituite da striature simili a cicatrici, di colore dapprima roseo o violaceo, poi più o meno biancastro e madreperlaceo, spesso lineari, talora irregolari, dovute sia a cause meccaniche (rapido accrescimento nell’adolescenza, brusco ingrassamento o dimagrimento, ingrossamento per gravidanza), sia a fattori endocrini (ipofisi, surreni). 2. In usi fig., caduta di tono, di qualità; difetto di coesione o di continuità in un insieme: romanzo, film che presenta molte smagliature.