smammare
v. tr. e intr. [der. di mamma, col pref. s- (nel sign. 3); è però incerto se le due accezioni siano tra loro correlate o si tratti di due parole indipendenti l’una dall’altra], centro-merid. – 1. tr. Divezzare, slattare; nell’intr. pron. (o rifl.) smammarsi, divezzarsi (riferito anche ad animali) e, fig., sottrarsi alla tutela materna: si prendeva come si prende una lepre appena smammata (Sciascia). 2. intr. (aus. avere, ma i tempi composti sono rari), fam. Levarsi di torno, andarsene via, filarsela: su, aria, smamma!; ehi, ragazzi, smammate!