smemorato
agg. [part. pass. di smemorare]. – Di persona che difetta di memoria, che dimentica con facilità, come caratteristica abituale o ricorrente: che smemorata!, avevo un appuntamento e non ricordo più con chi; è un ragazzo s., dimentica tutto; non credo che tu sia tanto s. da non ricordare quello che ti ho detto un’ora fa!; sostantivato: non fare lo s., la s., fingendo cioè di non ricordare; anche di chi ha perso per qualche grave motivo la memoria, in senso assoluto, come facoltà di ricordare, o relativamente a determinate cose: divenire, o rimanere s.; un povero s.; l’eternità di quella morte improvvisa, là, nella sua faccia in un momento smemorata di tutto, spenta (Pirandello). Per estens., distratto, sbadato, stordito: non startene lì a guardarmi come uno s.!; che smemorato, quel fattorino! ha scambiato i due pacchi. Nell’uso ant., dissennato, stolto (cfr. la locuz. ant. fuor di memoria per «fuor di senno»): Amore trae altrui del senno e quasi chi ama fa divenire smemorato (Boccaccio).