smentire
v. tr. [der. di mentire, col pref. s- (nel sign. 1)] (io smentisco, tu smentisci, ecc.). – 1. Affermare che quanto altri ha detto o pensato è falso o infondato: il governo non ha ancora smentito le voci di una crisi; la notizia di un aumento degli stipendî è stata smentita dal capo del personale; i fatti smentiranno le vostre previsioni pessimistiche, i vostri timori. Per estens., asserire, dimostrare che qualcuno ha mentito, che ha detto cose non rispondenti al vero, inesatte: se lui ha detto questo, non mancherò di smentirlo ufficialmente; so quello che dico, e non c’è nessuno che possa smentirmi. 2. a. Ritrattare, riconoscere come non rispondente al vero quanto s’era detto: i testimoni, se non smentiscono le contraddittorie deposizioni di ieri, verranno incriminati; il giorno dopo mio suocero smentì le sue confessioni (Svevo). b. Agire in modo che contrasta o sconfessa il proprio operato precedente e la considerazione che ne è seguita: agendo così, l’istituto smentisce la propria serietà; è una ditta ottima, che non smentisce la fama dei suoi prodotti; non voglio far cose che smentiscono il buon nome che mi sono fatto. c. rifl. Non essere coerente con sé stesso, con il proprio modo abituale di agire o di parlare; per lo più in forma negativa: è un grande avvocato, e non si è smentito neppure in questa causa; frequente soprattutto in frasi iron.: quell’opportunista non si è smentito neppure in questa occasione; tu non ti smentisci mai, sei sempre lo stesso, non cambi mai.