smettere
sméttere v. tr. e intr. [der. di mettere, col pref. s- (nel sign. 1)] (coniug. come mettere). – 1. tr. a. Sospendere, temporaneamente o definitivamente, ciò che si sta facendo o dicendo: s. il lavoro, il mestiere; smettete gli scherzi e parliamo sul serio; smettiamo questa discussione; letter., abbandonare, deporre: s. la superbia, s. i buoni propositi. b. Riferito a oggetti di vestiario, cessare di usarli, non metterli più: s. un vestito, un soprabito; s. un paio di scarpe; lui, la roba, la smette quasi nuova. Più com., in questo sign., il part. pass. smesso (v.). 2. intr. (aus. avere, e in qualche caso anche essere, quando regga un verbo che richiede questo ausiliare). Cessare, finire, avere termine, desistere dal fare o dal dire una cosa (contrapp. a continuare); può essere seguito da un infinito retto dalla prep. di, o da un sostantivo con la prep. con, o anche essere usato assolutamente: s. di leggere, di parlare, di studiare; smetti di ridere!; ha smesso (non com. è smesso) di piovere, possiamo uscire; smesso che fu di nevicare, Pinocchio ... prese la strada che menava alla scuola (Collodi); smetti con questi scherzi, sono pericolosi!; smetti!, smettete!; è ora che tu smetta; la pioggia ha smesso; questo caldo eccezionale non accenna a smettere; spesso con la indeterminato: smettiamola di litigare!; quest’anno non la smette più di piovere; smettila con quel tono arrogante!; e assol.: smettila!, smettetela!; vuoi smetterla?; la vuoi smettere? ◆ Part. pass. smésso, anche come agg. (v. la voce prec.).