smorto
smòrto agg. [part. pass. di smorire]. – 1. Che ha perduto il normale colorito del viso, acquistando per malattia, malessere, meraviglia o paura un pallore di morte: farsi, diventare smorto; avere il viso s. o essere s. in viso; Tutto di pièta e di paura smorto (Petrarca); per estens., riferito agli occhi, privo di vitalità o di vita, spento: avere l’occhio smorto. 2. a. estens. Di colori e di cose, che non hanno o non hanno più luminosità, vivacità e definitezza di tono: una tinta troppo s.; un rosso s.; questa stoffa, per un vestito primaverile, è un po’ troppo s.; un gran silenzio per la pianura s. e sassosa (Verga); la luna s. cala sul cielo velato (Deledda); un sole s., debole, che illumina e riscalda poco; ant., di metalli, non lucido, lavorato a superficie opaca: oro, argento smorto. b. fig. Privo di espressività, di vivacità; scolorito, scialbo: figure s., in un quadro o in un’opera letteraria; i paesaggi di quel pittore sono sempre un po’ s.; uno stile smorto. ◆ Dim. smortìccio, sempre con valore spreg. o riferito a cose sgradevoli: colore smorticcio.