smucinare
v. intr. e tr. (region.) Frugare, armeggiare, rovistare; in senso estensivo, mettere le mani addosso. ♦ Tommasino allora fece bonaccione: "Che, te n'eri scordato, te n'eri?" "Zì," fece l'altro con una mossetta della testa, smuovendosi tutto, mentre smucinava in fondo a una saccoccia dei calzoni. Cacciò una piotta. Senza prenderla in mano, Tommasino la allumò tirando il collo per vederla da vicino. (Pier Paolo Pasolini, Una vita violenta, Garzanti, 1959, p. 329) • Un sito come Cinema, cinema! è il frutto di una passione decennale e di una raccolta iniziata diversi anni fa. "Ho cominciato a smucinare con i computer nell'86, usando sempre Macintosh" racconta l'ideatore Sergio Donati" e nel '91 ho scoperto la telematica con MC-link. Sono stati loro a propormi di fare il moderatore dell'area cinema, e ho accettato. Quando poi è cominciato Internet, mi hanno proposto di fare una pagina Web. Allora non sapevo nemmeno di cosa si stava parlando, ma ho imparato presto, e sono in Rete dal '96". (Rita Celi, Repubblica.it, 22 settembre 1998, Cinema) • Pochi giorni fa, passeggiando nella zona di Ponte Milvio a Roma, sono stata attratta da un furgoncino fermo in un angolo, attorniato da donne di tutte le età che smucinavano fra sete, lini, pizzi e accessori vari. Incuriosita, mi sono avvicinata e parlando con Francesca, la proprietaria, mi sono fatta spiegare l'idea di questa boutique itinerante. (Alessia Marcuzzi, Huffington Post.it, 10 gennaio 2013, blog L'arte di arrangiarsi) • Se dite a qualcuno del Nuovo centrodestra (Ncd) che il suo partito è un cespuglio vi strozza. Come ripete spesso Alfano a destra c'è una prateria da conquistare. Non conta il peso elettorale, ma la posizione strategica. La maggioranza di governo si regge sui voti del centro. Renzi però sta dicendo in giro che il suo futuro non dipende da un paio di monetine. È convinto che se perde 20 o 30 centesimi da qualche parte li ritroverà, magari smucinando le tasche o raccattando per terra pezzi sparsi di senatori. Non è il massimo per chi sogna di fare le grandi riforme, ma Matteo è fatto così. (Vittorio Macioce, Giornale.it, 5 febbraio 2015, Politica) • «Fu colpa mia – ammette – In quel periodo avevamo le bambine a casa con la febbre e noi stavamo girando il film, di cui ero regista, dal testo di Ingmar Bergman. Monica aveva il cellulare scarico, le lasciai il mio per mettersi in contatto con la babysitter ma, mentre mi ero allontanato per risolvere un problema sul set, lei che fa?». Che fa? «Mai lasciare il proprio telefonino a una moglie! Comincia a smucinare per leggere i messaggini, a scandagliare la mia rubrica telefonica dove, sotto copertura con un nome tipo KZR, c'era anche il numero di una certa persona. Monica compone il numero e succede l'irreparabile». (Gabriele Lavia intervistato da Emilia Costantini, Corriere della sera, 13 ottobre 2017, p. 29, Tempi liberi) • "Ma quella borsa piena di scheletri ci sta ancora in quell'armadio?" "O qualcuno è andato a smucinare?" (Zerocalcare, Scheletri, Bao Publishing, 2020, p. 222).
Voce romanesca da ricondurre forse all’alto laziale mucio ‘muso, grifo’ e, in senso spregiativo, ‘viso’.