sociologia
sociologìa s. f. [comp. di socio- e -logia, sul modello del fr. sociologie]. – Scienza e disciplina che ha per oggetto i fenomeni sociali indagati nelle loro cause e manifestazioni, nei loro processi ed effetti, nei loro rapporti reciproci e con altri fenomeni. Sorta come disciplina autonoma in ambito positivista per opera del filosofo fr. Auguste Comte (1798-1857), inizialmente si propone di studiare la società con un metodo analogo a quello delle scienze naturali, allo scopo di individuare le leggi fondamentali che la governano; affermatasi a livello internazionale a partire dal primo Novecento, si è articolata in varî campi e settori specialistici d’indagine: s. della conoscenza, sviluppatasi a partire dalla seconda metà degli anni ’20 e influenzata soprattutto dal marxismo, ha studiato l’influenza del contesto sociale sullo sviluppo delle diverse forme di pensiero (scienza, filosofia, religione, arte, letteratura, ecc.); s. della scienza, diffusasi spec. in ambito statunitense, ha concentrato la propria analisi sulle interrelazioni che sussistono tra il campo della ricerca scientifica e il sistema sociale; s. della comunicazione, studio sistematico dei significati simbolici del linguaggio e di ogni altro segno analogo, dei canali attraverso ai quali si diffondono e sono assimilati dai gruppi sociali, e del modo con cui questi ne fruiscono e ne creano di nuovi; s. del diritto, quella che studia le istituzioni giuridiche in rapporto alle funzioni sociali che assolvono e a quelle che dovrebbero assolvere; s. criminale, sorta come disciplina che analizza le relazioni tra il contesto sociale e il comportamento criminale, e attualmente ricompresa nella criminologia; s. della politica, quella che assume come oggetto di indagine le istituzioni politiche (spec. le forme di organizzazione del potere) considerate come elementi che, al pari di quelli socioeconomici, concorrono a trasformare la struttura sociale; s. della famiglia, che studia la famiglia come complesso di relazioni economiche (produzione del reddito, divisione del lavoro, ecc.), politiche (esercizio dell’autorità, processi di decisione) e affettive (rapporti sessuali o affettivi) e nei suoi rapporti con lo sviluppo della società; s. dei gruppi, quella che analizza le forme, spontanee o istituzionalizzate, di aggregazione degli individui; s. industriale, che costituisce uno dei principali settori della sociologia in quanto assume come oggetto di studio la moderna società industriale, analizzando spec. la divisione e l’organizzazione del lavoro all’interno della società e delle singole unità produttive (s. del lavoro), la stratificazione della società in classi, nonché le influenze che il processo di industrializzazione esercita sul sistema politico, sulla famiglia, sulle istituzioni culturali; s. della religione, che analizza, con metodi e intenti statistici, l’influenza che la religione esercita sui diversi strati della popolazione, nonché il modo in cui la religiosità è sentita e praticata.