soda
sòda s. f. [prob. dall’arabo suwwād, nome di una pianta che cresce vicino alle coste, esteso in Sicilia alle ceneri che se ne ricavano e quindi ai sali che anticam. si estraevano da queste ceneri]. – 1. Nome con cui sono noti nell’uso e nel commercio due diversi composti chimici: a. Carbonato di sodio, sale di sodio dell’acido carbonico, di formula Na2CO3, presente in natura in acque minerali e lacustri, nelle ceneri di vegetali marini (varî tipi di alghe), dalle quali in passato si ricavava, e come minerale in depositi salini (forma in cui è stato conosciuto e utilizzato fin dall’antichità con i nomi, a seconda delle regioni, di natron, trona, ecc.). Si ottiene oggi in gran parte col processo industriale Solvay (realizzato dal chimico belga E. Solvay [1838-1922]) utilizzando cloruro di sodio, anidride carbonica e ammoniaca: la soda Solvay (o soda calcinata) si presenta in cristalli bianchi solubili in acqua, mentre il prodotto cristallizzato con dieci molecole d’acqua (soda in cristalli) si presenta in cristalli incolori trasparenti, che sfioriscono all’aria. Il carbonato di sodio ha reazione nettamente alcalina e trova larghissimo impiego nell’industria vetraria, della carta, dei saponi, in lavanderia, in tintoria, in metallurgia, nell’industria chimica, ecc. b. Idrossido di sodio, di formula NaOH, più noto col nome di soda caustica per il suo effetto fortemente disidratante sui tessuti organici; è una base molto forte, e si presenta in masse bianche solubili in acqua, che nell’aria umida diventano deliquescenti e poi sfioriscono assorbendo acqua e anidride carbonica (trasformandosi cioè, parzialmente, in carbonato di sodio); si ottiene industrialmente per elettrolisi di soluzioni di cloruro di sodio, raramente per caustificazione del carbonato di sodio, e si impiega in vasta scala nella fabbricazione dei saponi, nell’industria della carta e della cellulosa, nella purificazione di olî minerali e grassi, nella metallurgia dell’alluminio, nell’industria chimica, ecc. 2. Acqua di soda, o semplicem. soda, acqua frizzante che contiene in soluzione anidride carbonica, immessavi sotto pressione o prodotta mediante reazione fra bicarbonato o carbonato di sodio e acido tartarico, usata come digestivo oppure per diluire bevande: un bicchiere di s.; un whisky e soda. 3. In botanica, nome di alcune piante chenopodiacee e in partic. delle specie Salsola kali e Salsola soda. 4. Primo elemento di termini composti della nomenclatura mineralogica (sodalite, ecc.), in cui indica la presenza, nella costituzione chimica del minerale, di sodio come elemento isomorfogeno.