sofisticare
v. intr. e tr. [dal lat. tardo sophisticari, der. di sophistĭcus «sofistico»] (io sofìstico, tu sofìstichi, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) a. Fare uso di sofismi, fare ragionamenti sofistici. b. Ragionare, criticare con eccessiva sottigliezza e pedanteria: è gente esigente e scontenta, che trova da s. su tutto e su tutti. 2. tr. Contraffare, alterare la genuinità di una sostanza o di un prodotto, sostituendo agli ingredienti naturali, o specifici, surrogati meno pregiati (v. sofisticazione): s. il burro, il vino. ◆ Part. pass. sofisticato, anche come agg. (v. la voce).