soft-walking
(soft walking), loc. s.le m. inv. Camminata lenta di un corteo di manifestanti, adottata come forma di protesta per bloccare il traffico di un centro urbano. ◆ Siccome l’idea è venuta ai ragazzi del Centro sociale «Insurgencia» – e potete esserne certi, i 139 autisti accompagnati non erano solo i ragazzi dalla «capa pazza», c’erano anche gli abitanti di Chiaiano e Marano – ecco che questa manifestazione di protesta viene presentata come «soft-walking», cammina piano. Spiega Antonio: «È una forma di protesta legale praticata in Nord Europa, e vuole dimostrare, paralizzando il traffico, cosa accadrà a Chiaiano, a Marano quando la discarica entrerà in funzione: 139 mezzi carichi di monnezza al giorno, traffico impazzito garantito». (Guido Ruotolo, Stampa, 26 giugno 2008, p. 20, Cronache Italiane) • Lo chiamano soft walking (passeggiata leggera), ma di soft c’era ben poco nell’ingorgo provocato ieri mattina sulla tangenziale dai manifestanti contro la discarica di Chiaiano. E mentre 139 auto (tante quante sono i compattatori che dovranno sversare nel sito) bloccavano il traffico, [Silvio] Berlusconi dall’assemblea della confesercenti ammoniva: «Non si può consentire a una minoranza organizzata di occupare una ferrovia, un’autostrada, un aeroporto. È una violenza contro gli altri viaggiatori, contro i cittadini, contro le istituzioni, contro lo Stato». (Daniela De Crescenzo, Mattino, 26 giugno 2008, p. 32, Napoli) • oltre la zona della riunione la città è stata interessata da vari cortei: le donne in nero e l’ennesimo soft-walking sulla A3 dei cittadini di Chiaiano, la protesta all’università contro i tagli previsti da [Giulio] Tremonti, le manifestazioni a piazza Municipio dei lavoratori del pubblico impiego e di quelli di Alitalia e Tirrenia. (Roberto Fuccillo, Repubblica, 19 luglio 2008, Napoli, p. II).
Espressione ingl. composta dall’agg. soft (‘tranquillo, calmo’) e dal s. walking (‘camminata, passeggiata’).