soldato
s. m. (f. -a, non com.; -essa, anche scherz. e spreg.) [part. pass. dell’ant. soldare]. – 1. In origine, chi era assoldato, chi cioè faceva per mercede il mestiere delle armi, nelle milizie mercenarie: i s. di ventura; poi divenuto sinon. di militare, senza alcuna allusione ad attività mercenaria né connotazione spregiativa. In senso stretto, chi appartiene al gradino più basso della gerarchia militare, fa parte cioè degli «uomini di truppa», distinti non solo dagli ufficiali ma da qualsiasi graduato: ufficiali, sottufficiali, caporali e soldati (specificando: è solo s. semplice); prov., chi non fu buon s. non sarà buon capitano; con riferimento generico al servizio militare: fare il s., essere sotto le armi; andare a fare il s., o andare soldato, andare sotto le armi; Se viene la guerra non partirò soldato (Dario Bellezza); e al contr. tornare da soldato, tornare a casa dopo aver fatto il servizio di leva. In senso ampio comprende anche i graduati, i sottufficiali e gli ufficiali, senza distinzione: soldati a piedi, a cavallo; i s. prussiani; un presidio di s. austriaci; il valore dei nostri s.; e al sing.: l’onore del s.; la parola di un s.; essere un buon s., un vero s., possedere le attitudini e le qualità che si ritengono proprie di chi si dedica alla vita militare. 2. fig. Chi lotta per la difesa di un ideale, di una fede e sim.: un vero s. della libertà. In partic., i s. di Cristo, i sacerdoti e anche ogni altro fedele, soprattutto, nel linguaggio eccles., in quanto sia stato cresimato (la cresima infatti, secondo la dottrina cristiana, è il sacramento che rende perfetti cristiani e soldati di Gesù Cristo). 3. In zoologia, per lo più al plur., sono così chiamati gli appartenenti a una casta specializzata della società delle termiti (isotteri) o gli individui differenziati all’interno della casta delle formiche operaie (imenotteri), i cui compiti specifici sono la difesa del nido e la regolarizzazione del lavoro degli operai. Nelle termiti, questi individui sono caratterizzati da un capo grande, fortemente sclerificato, che nei s. mandibolati presenta organi della masticazione molto sviluppati e adatti all’offesa e alla difesa; nei s. nasuti, che hanno mandibole piccole e atrofiche, il capo si prolunga anteriormente in una specie di rostro che comunica con una ghiandola secernente un liquido vischioso e repellente usato per cospargere gli avversarî. 4. Erba del s., altro nome dell’arbusto e delle foglie di Piper angustifolium, detto comunem. matico. ◆ Dim. soldatino (v.); spreg. soldatùccio; accr. soldatóne; pegg. soldatàccio.