solforoso
solforóso agg. [dal lat. sulphurosus «che contiene zolfo», der. di sulphur «zolfo»]. – In chimica, di composto dello zolfo tetravalente: acido s. (H2SO3), non noto allo stato libero ma solo come soluzione acquosa di anidride solforosa e sotto forma di sali neutri (solfiti) e acidi (bisolfiti o solfiti acidi). In partic., anidride solforosa (o diossido di zolfo), di formula SO2, gas incolore di odore pungente, soffocante, tossico per gli organismi viventi, che si forma nella combustione dello zolfo e di prodotti solforati; con numerosi ossidanti (cloro, bromo, acido bromico, ecc.) in presenza di acqua si trasforma in acido solforico, mentre allo stato secco, in presenza di catalizzatori, viene ossidato dall’ossigeno dell’aria in anidride solforica; si ottiene industrialmente per combustione dello zolfo, di solfuri o di composti solforati, e come prodotto di recupero dei gas di scarico di molte industrie; si usa soprattutto nella fabbricazione dell’acido solforico e nell’estrazione della cellulosa, e inoltre come sbiancante, come agente conservante, e, per il suo elevato calore latente di evaporazione, come liquido refrigerante.