solidarieta
solidarietà s. f. [der. di solidario, sull’esempio del fr. solidarité]. – 1. In diritto, modo di essere di un rapporto obbligatorio con più debitori (s. passiva) o con più creditori (s. attiva), caratterizzato dal fatto che la prestazione può essere richiesta a uno solo o adempiuta nei confronti di uno solo, avendo effetto anche per gli altri. 2. a. L’essere solidario o solidale con altri, il condividerne le idee, i propositi e le responsabilità: s. d’intenti; la s. fra i compagni, fra i colleghi; manifestare a qualcuno la propria s.; dichiarare la propria s. con un collega; atto, gesto, manifestazione di solidarietà. In senso più ampio, su un piano etico e sociale, rapporto di fratellanza e di reciproco sostegno che collega i singoli componenti di una collettività nel sentimento appunto di questa loro appartenenza a una società medesima e nella coscienza dei comuni interessi e delle comuni finalità: la s. umana; s. di classe, degli appartenenti a una stessa classe sociale; s. nazionale, esistente fra gli appartenenti a una stessa nazione, o anche fra i diversi partiti, pur se di contrastanti ideologie, di una stessa nazione; s. verso i paesi del terzo mondo; una generosa gara di s. per aiutare le popolazioni terremotate. In partic., governo di s. nazionale, sostenuto da partiti diversi e anche ideologicamente contrapposti, ma concordi nell’assumersi solidalmente, in situazioni di eccezionale gravità, la responsabilità di governo; nella seconda metà degli anni ’70 del Novecento l’espressione governo di s. nazionale (o di unità nazionale) ha indicato l’esperimento di collaborazione tra forze governative e Partito Comunista, tentato in Italia allo scopo di fronteggiare la difficile situazione economica e politica. b. In diritto internazionale, s. di interessi, lo stesso che comunanza internazionale di interessi (v. comunanza, n. 1 b). c. Nel linguaggio giur. e sindacale, contratti di s., accordi collettivi tra datore di lavoro e sindacati in base ai quali si stabilisce una riduzione (temporanea o stabile) dell’orario di lavoro e, proporzionalmente, della retribuzione relativa; introdotti con lo scopo di difendere o di accrescere i livelli occupazionali, assumono la forma di contratti di s. interna (contratti «difensivi») quando la riduzione dell’orario di lavoro e la relativa diminuzione della retribuzione sono previste per evitare la riduzione dell’occupazione all’interno dell’impresa in difficoltà; assumono la forma di contratti di s. esterna (contratti «espansivi») quando alla riduzione stabile dell’orario di lavoro e alla diminuzione della retribuzione applicata dal datore di lavoro ai già occupati corrisponde l’assunzione di nuovo personale con chiamata nominativa e contratto a tempo indeterminato. 3. L’essere solidale, nel sign. tecnico dell’agg.: s. di due organi meccanici.