solito /'sɔlito/ [lat. sŏlĭtus, part. pass. di solēre "essere solito"]. - ■ agg. 1. [che è uguale alle altre volte, che è lo stesso di sempre: trovarsi, vedersi all'ora s., al s. posto; fare la s. vita] ≈ abituale, consueto, di sempre, usuale. ‖ quotidiano. ↔ diverso, inconsueto, insolito. ↑ eccezionale, straordinario. ● Espressioni: essere (o stare) alle solite [essere nella stessa situazione di prima: siamo sempre alle s.] ≈ essere alle stesse. 2. [di situazione e sim., che si ripete di frequente e sempre uguale: è sempre la s. storia] ≈ identico, stesso. 3. [di persona, che non cambia o non è cambiata, che mantiene inalterate le sue caratteristiche, solo nell'espressione essere solito] ● Espressioni: essere solito [avere l'abitudine, essere consueto, avvezzo, di norma seguito da un infinito, sia direttamente, sia, più raram., con la prep. di: non sono s. far tardi, la sera; è s. dire] ≈ (lett.) solere (ø), (non com.) usare (ø). ■ s. m., solo al sing. 1. [modo di fare abitudinario: alzarsi più presto del s.; mangiare più del s.] ≈ abitudine, consueto, consuetudine. ▲ Locuz. prep.: al solito ≈ come d'abitudine (o come sempre); di solito ≈ [→ SOLITAMENTE].