solleticare
v. tr. [lat. pop. *subtitillicare, comp. di sub «sotto» e titillicare (frequent. di titillare «titillare»; o più prob. metatesi del lat. sollicitare «sollecitare»)] (io sollético, tu sollétichi, ecc.). – 1. Provocare la sensazione di solletico: c’è qualcosa che mi solletica dietro il collo; smettila di solleticarmi (in senso proprio è più com. la locuz. fare il solletico). 2. fig. a. Stimolare una sensazione, un sentimento, acuire il desiderio d’essere soddisfatto: s. l’appetito, i sensi, s. l’ambizione, la curiosità; anche, lusingare: le tue parole solleticano il mio amor proprio; quel po’ di vanità umana che vien solleticata dall’idea di poter scoprire una verità prima degli altri (Capuana). b. non com. Sfiorare, toccare o colpire con leggerezza, superficialmente: questa musica solletica gli orecchi, ma non commuove; iron., s. le spalle a qualcuno, bastonarlo di santa ragione. ◆ Part. pres. solleticante, anche come agg. nel senso fig. di invitante, che fa nascere il desiderio di sé: mi proponi un viaggetto per il fine settimana? è un’idea solleticante.