sommergibile
sommergìbile agg. e s. m. [der. di sommergere]. – 1. agg. Che si può sommergere, che può stare o muoversi in immersione, spec. di natanti: mezzi navali s.; naviglio sommergibile. 2. s. m. Speciale tipo di naviglio, non solo militare (sono ormai diffusi i s. da turismo, unità di piccole dimensioni per immersioni o piccole crociere organizzate per la visione del mondo subacqueo, i s. da lavoro o minisommergibili, ecc.) che può operare tanto in superficie quanto sott’acqua e che deriva da una trasformazione o, meglio, da un adattamento del sottomarino (v.), con il quale viene spesso confuso, così che nel linguaggio com. i due termini vengono impropriamente scambiati (il sottomarino opera soltanto sott’acqua). In base alle dimensioni, si distinguono: s. tascabili, quelli di piccole dimensioni sino a 150 tonn. di dislocamento, s. costieri e s. oceanici, quelli rispettivam. superiori a 150 e a 1000 tonn., il cui sistema di propulsione è di tipo tradizionale, ossia funzionante grazie all’impiego di motori elettrici, alimentati da accumulatori, in immersione, e di motori endotermici in superficie, e in cui il necessario ricambio dell’aria per la vita dell’equipaggio (ma anche il funzionamento dei motori endotermici in immersione a quota poco profonda) è assicurato navigando in immersione dallo schnorchel (v.). Strutturalmente, il sommergibile è caratterizzato da un doppio scafo pressoché cilindrico nella cui intercapedine si immette o si toglie l’acqua di mare per poter scendere in immersione (gli scafi odierni consentono discese sino a 250 metri e oltre) oppure risalire in superficie, mentre per mantenere la profondità e la direzione volute si sfrutta l’azione concomitante e coordinata dei timoni, rispettivamente, orizzontali e verticali; la visione dell’esterno in superficie è consentita dal periscopio, permanendo, appunto a quota periscopica, mentre l’ecogoniometro o sonar consente sia la scoperta di ostacoli subacquei (e quindi permette la stessa navigazione subacquea sfruttando le tecniche della navigazione acustica, i cui dati sono integrati da informazioni fornite da apparati di navigazione radioelettronica, satellitare, ecc.) sia l’individuazione di unità navali avversarie (v. fig. a p. 126).