sommo /'som:o/ [lat. summus, agg. der. con valore superlativo da sub, nel sign. di "sopra"; trattato anche in ital. come superl. di alto]. - ■ agg. 1. [altissimo, il più alto: salire, volare sulle s. vette dei monti] ≈ (lett.) supremo. ↔ (lett.) imo, infimo. 2. (fig.) [che è il più elevato tra tutti, spec. con riferimento a gerarchie e ordini particolari: il s. pontefice; i s. gradi della carriera] ≈ massimo, supremo. ↔ infimo, minimo. ▲ Locuz. prep.: in sommo grado ≈ e ↔ [→ SOMMARIAMENTE]; per sommi capi [in modo sommario, sintetico: esporre, riassumere per s. capi] ≈ e ↔ [→ SOMMARIAMENTE (1)]. 3. a. [il più grande possibile: trattare con s. riguardo] ≈ estremo, massimo. b. [di persona, che eccelle in un'attività, in una professione e sim.: un s. poeta] ≈ eccelso, massimo. ↔ infimo. ■ s. m., solo al sing. 1. [il punto più alto, spec. con riferimento a elevazioni naturali del terreno] ≈ [→ SOMMITÀ (1)]. 2. (fig.) [il grado più elevato] ≈ [→ SOMMITÀ (2)]. ▼ Perifr. prep.: al sommo di ≈ al culmine di, in cima (o in vetta) a.