sonetto
sonétto s. m. [dal provenz. ant. sonet, che a sua volta è dal fr. ant. sonet «canzone, canzonetta», der. di son «suono»]. – Composizione metrica nata in Italia nel Duecento, di carattere prevalentemente lirico, formata di quattordici versi (quasi sempre endecasillabi nella letteratura italiana) distribuiti in due quartine e due terzine, con rime disposte secondo schemi diversi nelle varie epoche e letterature: un s. del Petrarca, dell’Alfieri; i s. del Foscolo, del Carducci. In partic.: s. doppio (o rinterzato), ottenuto con l’inserimento di un settenario dopo ciascuno degli endecasillabi dispari delle quartine e dopo il primo endecasillabo delle terzine; s. settenario, composto di tutti settenarî, usato già nel Trecento; s. caudato (o con la coda), lo stesso che sonettessa. ◆ Dim. sonettino, spesso anche spreg.; accr. sonettóne, per lo più scherz.; pegg. sonettàccio; spreg. sonettùccio e sonettùcolo.