soprintendente
soprintendènte (anche sopraintendènte, sovrintendènte, sovraintendènte) s. m. e f. [dal lat. mediev. superintendens -entis, part. pres. di superintendĕre «soprintendere»]. – 1. In senso generico (oggi non com.), chi soprintende, chi è alla direzione di qualche attività: il s. agli studî, ai lavori; il s. dell’ospedale, delle carceri. 2. Qualifica attribuita ad alcuni funzionarî delle carriere direttive dello stato, che, di regola, sono preposti a una soprintendenza (e per i quali è per lo più stabilita ufficialmente la forma soprintendente o sovrintendente): s. alle Antichità, s. alle Gallerie, s. alle Biblioteche; sovrintendente dell’Archivio centrale dello stato, il funzionario di grado più elevato nell’amministrazione dell’archivio stesso. 3. Nella forma sovrintendente, qualifica dell’attuale ordinamento della polizia di stato, della polizia penitenziaria e del corpo forestale dello stato (suddivisa in tre sottoqualifiche), corrispondente a quella di sottufficiale (da vice brigadiere a maresciallo di prima classe) del vecchio ordinamento e dei carabinieri e della gurdia di Finanza; gerarchicamente è subordinata all’ispettore e precede l’assistente e l’agente.