sorgere /'sordʒere/ (ant. o poet. surgere) v. intr. [lat. surgĕre, sincope di subrĭgĕre, der. di regĕre "reggere", col pref. sub- "sotto"] (io sórgo, tu sórgi, ecc.; pass. rem. io sórsi, tu sorgésti, egli sórse, ecc.; part. pass. sórto; aus. essere). - 1. (lett.) [di persona, tirarsi su da sedere o da giacere, con la prep. da: s. dal letto] ≈ alzarsi, drizzarsi, levarsi, sollevarsi. ↔ coricarsi (su, a), (lett.) giacere (a, in), sedersi (su, a), sdraiarsi (su), stendersi (su). 2. a. [ergersi al di sopra di altre cose, anche fig.: un paese, una villa che sorge a picco sul mare; dalla folla sorsero grida di protesta] ≈ alzarsi, elevarsi, innalzarsi. b. (estens.) [di astro e sim., sollevarsi sopra l'orizzonte: il sole, in questa stagione, sorge verso le cinque] ≈ levarsi, nascere, spuntare. ↔ calare, tramontare. 3. a. (non com.) [di corso d'acqua e sim., venire fuori con impeto: in mezzo al prato sorgeva una limpida fonte] ≈ (non com.) pullulare, scaturire, sgorgare, zampillare. b. (fig.) [avere origine: sono sorte delle difficoltà impreviste; da un banale malinteso è sorta una grave lite] ≈ conseguire, derivare, insorgere, nascere, originarsi, svilupparsi.