sorvegliare
v. tr. [comp. di sor- e vegliare, sul modello del fr. surveiller] (io sorvéglio, ecc.). – 1. Vigilare, tenere sotto controllo persone o cose: a. Come misura di pubblica sicurezza e di tutela di leggi e norme, o anche come azione tattica di forze armate operanti: la polizia sorveglia i movimenti di tutti gli indiziati; i carabinieri sorvegliavano tutte le vie di accesso alla città; aerei da ricognizione sorvegliano gli spostamenti del nemico. b. Per assicurare il regolare svolgimento di lavori, attività e mansioni: ogni turno di operai è sorvegliato da un caposquadra; l’impresa ha assunto un geometra per s. i lavori di costruzione; la Banca d’Italia sorveglia le operazioni di tutte le altre banche. 2. estens. a. Seguire con attenzione qualcosa che interessa particolarmente: il governo sorveglia l’andamento del mercato interno; sorveglio da tempo le oscillazioni di questi titoli azionarî, per disfarmene al momento più opportuno; è bene s. lo sviluppo dei ragazzi. b. Curare, dirigere: ha una signora anziana che gli sorveglia la casa. ◆ Part. pres. sorvegliante, anche come sost. (v. la voce). ◆ Part. pass. sorvegliato, con valore verbale e di agg., sottoposto a vigilanza, a controllo: strade, zone sorvegliate; nel linguaggio letter., come agg., accurato, attento riferito allo stile: uno stile, un fraseggio sorvegliato (analogam., uno scrittore sorvegliato, molto attento all’espressione, allo stile). Come sost., sorvegliato speciale, persona sottoposta a sorveglianza speciale da parte della Pubblica Sicurezza che ne controlla la condotta e il tenore di vita.