sospingere /so'spindʒere/ (ant. sospignere) [der. di spingere, col pref. so-] (coniug. come spingere). - ■ v. tr. 1. a. (lett.) [mandare avanti, per lo più in modo graduale: la corrente sospinge la barca verso la riva] ≈ spingere. b. [ridurre in un luogo angusto o a ridosso di qualcosa] ≈ addossare, chiudere, serrare, spingere. 2. (fig.) [fare giungere: sospinse lo sguardo in lontananza] ≈ lanciare, protendere, spingere. 3. (fig.) a. [indurre qualcuno a fare qualcosa, con la prep. a del secondo arg.: s. a un'azione illegale] ≈ incitare, spingere, spronare, [ad azioni criminose] istigare. ↓ indurre. ↔ distogliere (da). b. [di sentimento e sim., spingere ad assumere un determinato atteggiamento, con le prep. a, verso del secondo arg.: la solitudine l'ha sospinto verso l'alcol] ≈ condurre (a), indurre (a), portare (a), spingere. ■ sospingersi v. intr. pron. [spostarsi più avanti, spec. con le prep. in, verso: si sospinse verso la foresta] ≈ avanzare, avventurarsi, inoltrarsi (in), portarsi, spingersi. [⍈ MUOVERE]