sostanziale
(ant. sustanziale) agg. [dal lat. tardo, eccles., substantialis, der. di substantia «sostanza»]. – Che è relativo alla sostanza: a. In filosofia, specificatamente, detto di ciò che dà sostanza a una cosa, a un ente, a un individuo; in partic., nella filosofia aristotelica, forma s., ciò che conferisce un carattere determinato ed essenziale alla materia prima (è uno dei due elementi di cui si compone il sinolo). b. Nell’uso comune, che è la sostanza o appartiene alla sostanza, all’essenza di una cosa; essenziale, fondamentale: la parte s. di un discorso, di un libro; diversità, divergenze s., di sostanza, di fondo; cose che, per non essere sostanziali, si differiscono comodamente a più comodo tempo (Guicciardini); con più diretta contrapp. a ciò che è particolare o marginale: una s. identità di vedute. Come s. m. con valore neutro: badare al s.; preoccuparsi del sostanziale. Nel linguaggio giur., diritto penale s. (o sostantivo) è quello che prevede i reati con le relative pene, e le cause che condizionano, escludono o modificano la punibilità; l’espressione è usata in contrapp. a diritto penale formale, che è il diritto processuale penale. ◆ Avv. sostanzialménte, in modo sostanziale, in sostanza, fondamentalmente: siamo sostanzialmente d’accordo, anche se c’è qualche lieve divergenza; «carosello» e «giostra» sono sostanzialmente sinonimi.