sostituzione
sostituzióne (ant. sustituzióne) s. f. [dal lat. tardo substitutio -onis, der. di substituĕre «sostituire»]. – 1. L’azione, l’atto di sostituire; il fatto di sostituirsi o di essere sostituito: nessuno si è accorto della s. dell’originale con una copia; l’improvvisa s. del giudice è stata sfavorevolmente commentata; è un abilissimo contabile e non sarà facile provvedere alla sua sostituzione. Frequente la locuz. avv. in sostituzione (di), al posto, in luogo di un’altra persona o di un’altra cosa: è stata abolita l’indennità di presenza e, in s., è stato aumentato lo stipendio base; in s. del sindaco, ammalato, farà le sue funzioni l’assessore più anziano. 2. In chimica, la reazione mediante la quale, in una molecola, un atomo o un gruppo di atomi viene sostituito da un altro atomo o gruppo di atomi. In partic., in chimica organica, in base alla natura del composto sul quale si opera la sostituzione, si distingue tra s. alifatica e s. aromatica; in base alla natura dei sostituenti si distingue tra s. radicaliche (nelle quali il sostituente è un radicale) e s. ioniche; in base al meccanismo secondo il quale le reazioni si effettuano, si parla di s. nucleofile quando sul sostituente si trova una coppia di elettroni, che si lega a un atomo elettrofilo della molecola in cui avverrà la sostituzione (come nella reazione fra un idrossido e un alogenuro alchilico, con formazione di un alcole), e di s. elettrofile quando il sostituente riceve un doppietto elettronico dalla molecola che con esso reagirà (come nella reazione fra acido nitrico o acido solforico e un composto benzenico, con formazione del derivato nitrico o solfonico). 3. In metallografia, soluzione solida di s., la soluzione solida ottenuta per alligazione di due o più elementi chimici (di norma metallici), nella quale gli atomi del soluto occupano, nel reticolo del solvente, in modo del tutto casuale, un dato numero di posizioni atomiche. 4. In giacimentologia, giacimento di s., quello in cui fenomeni di mineralizzazione secondaria trasformano alcune specie mineralogiche già esistenti in minerali nuovi. 5. In diritto, situazione nella quale un soggetto prende il posto di un altro nell’esercitare un potere in nome e nell’interesse proprio, indipendentemente dalla volontà del sostituito, come avviene, per es., nella s. testamentaria (nella quale, in sostituzione dell’erede o del legatario che non possa o non voglia succedere, viene chiamata altra persona alla successione), nella s. processuale, quando un soggetto fa valere nel processo in nome proprio un diritto altrui (per es., quando il creditore rivendica in giudizio i diritti patrimoniali del proprio debitore, se questi è inerte) e nella s. fidecommissaria (per la quale v. fedecommesso). Il termine compare anche, con il suo sign. proprio, nella denominazione di due reati: s. di persona, delitto contro la fede pubblica, commesso da chi, per procurarsi un vantaggio o per recare ad altri un danno, sostituisce illegalmente la propria ad altrui persona, attribuendosi un falso nome, un falso stato o una falsa qualità cui la legge attribuisce effetti giuridici; e s. di neonato, delitto contro lo stato di famiglia, che punisce chiunque alteri lo stato civile di un neonato, sostituendolo con un altro. 6. In matematica, con diversi sign.: a. Il fatto di sostituire un elemento con un altro: per es., una lettera con un numero in una espressione algebrica, o una variabile con una costante in una formula logica. b. In algebra, metodo di s., metodo per risolvere un sistema di più equazioni, che consiste nell’esplicitare una delle equazioni rispetto a un’incognita e quindi nel sostituire l’espressione trovata al posto di quell’incognita nelle altre equazioni. c. In analisi matematica, integrazione per s., metodo per calcolare integrali indefiniti. d. In geometria, s. lineare, trasformazione lineare delle coordinate. e. Corrispondenza biunivoca tra un insieme, per lo più finito, e sé stesso (in questa accezione è sinon. di permutazione nel sign. 3); talvolta anche il passaggio da una permutazione a un’altra; s. pari o dispari (v. permutazione); s. ciclica, o anche ciclo, sostituzione nella quale a un elemento ne corrisponde un altro, a questo un terzo, e così via fino all’ultimo elemento a cui corrisponde il primo.