sottigliezza /sot:i'ʎets:a/ s. f. [der. di sottile]. - 1. [qualità di ciò che è sottile: la s. di un filo, di una lama] ≈ finezza, (non com.) sottilità, [dell'aria, dell'atmosfera e sim.] leggerezza. ↔ grossezza, spessezza, spessore. 2. (fig.) [con riferimento a un ragionamento, una facoltà intellettuale e sim., capacità di cogliere le affinità, le distinzioni, le sfumature e sim.: s. di mente] ≈ acutezza, analiticità, arguzia, finezza, perspicacia, sagacia. ↔ superficialità. ↑ grossolanità, ottusità. 3. [spec. al plur., argomentazioni estremamente cavillose e sofisticate: se ci perdiamo in queste s. non arriveremo mai a una conclusione] ≈ (non com.) arzigogolo, capziosità, cavillo, sofisma, sofisticheria, (tosc.) stillo.