sottomarino
agg. e s. m. [comp. di sotto- e mare]. – 1. agg. a. Che è, che sta, che si trova, sotto la superficie del mare: i pochi tratti rocciosi ... apparivano rosi, bucherellati ..., suggerendo che in altri tempi la zona fosse stata sottomarina (Piovene); fondo s.; correnti s.; cavo telegrafico sottomarino. b. Vernice s., denominazione corrente degli speciali tipi di vernici antivegetative e anticorrosive che si spalmano sulla superficie immersa delle navi di ferro, e di tutte le imbarcazioni in genere, per preservarla da incrostazioni e deterioramenti. 2. s. m. Tipo di naviglio atto a navigare e ad agire esclusivamente sott’acqua; in partic., moderna nave subacquea militare di varia grandezza, dislocante in immersione anche più di 26.000 tonnellate, armata con missili balistici strategici, che non necessita né di risalire in superficie né di navigare alla quota dello Schnorchel per il ricambio dell’aria, grazie all’impiego della propulsione nucleare (s. atomico o nucleare); s. d’attacco, quello nucleare non armato con missili strategici e impiegato come scorta di convogli o formazioni militari ovvero per azioni di caccia a navi o ad altro naviglio subacqueo; attualmente, per usi anche in campo civile (lavori subacquei, soccorso, ecc.) sono entrati in attività piccoli sottomarini propulsi da un motore diesel a circuito chiuso, detto «tutto diesel», capace cioè di riciclare i gas di scarico depurati dalle sostanze nocive e di arricchirli dell’ossigeno opportunamente stivato nella struttura toroidale dello scafo, con ciò liberandosi dalla necessità di risalire in superficie come i sommergibili. Nell’uso com., il termine è spesso, ma impropriamente, usato anche come sinon. di sommergibile, che indica invece un naviglio capace di operare sia in immersione sia in superficie.