sottoporre /sot:o'por:e/ [comp. di sotto- e porre] (coniug. come porre). - ■ v. tr. 1. (lett., non com.) [mettere sotto]. 2. (fig.) a. (non com.) [ridurre sotto il proprio dominio, anche con la prep. a del secondo arg.] ≈ [→ SOTTOMETTERE (2. a)]. b. [forzare qualcuno ad affrontare o a subire qualcosa, con la prep. a del secondo arg.: le persone sospette sono state sottoposte a un lungo interrogatorio; s. i dipendenti a una ferrea disciplina] ≈ assoggettare, costringere, obbligare, (non com.) sottomettere. 3. (fig.) [presentare al parere o al giudizio di altri, con la prep. a del secondo arg.: s. un quesito a unlegale; s. una questione all'assemblea dei soci] ≈ presentare, proporre, (non com.) sottomettere. ■ sottoporsi v. rifl. 1. (non com.) [accettare l'altrui autorità, con la prep. a] ≈ e ↔ [→ SOTTOMETTERSI]. 2. [accettare di affrontare qualcosa di gravoso, con la prep. a: s. a un sforzo notevole] ≈ assoggettarsi, farsi carico (di), sobbarcarsi (ø). ↔ esimersi (da), sottrarsi.