sovranismo
s. m. Posizione politica che propugna la difesa o la riconquista della sovranità nazionale da parte di un popolo o di uno Stato, in antitesi alle dinamiche della globalizzazione e in contrapposizione alle politiche sovrannazionali di concertazione. ◆ Dove il necessario affievolimento di sovranità degli Stati a favore di un ordinamento sovrastatuale non tocca minimamente l'unità politica degli Stati-nazione. Solo da noi si riesce a sposare un "sovranismo" anti-europeo con una devolution anti-nazionale. (Andrea Manzella, Repubblica, 13 novembre 2002, p. 1, Prima Pagina) • Brexit è la vittoria non del popolo, ma del populismo. […] È la rivincita, in tutto il Regno Unito, di coloro che non hanno mai sopportato che gli Obama, Hollande, Merkel e altri esprimessero la propria opinione su quello che essi si accingevano a decidere. È la vittoria, in altri termini, del «sovranismo» più stantio e del nazionalismo più stupido. È la vittoria dell’Inghilterra ammuffita sull’Inghilterra aperta al mondo e all’ascolto del suo glorioso passato. (Bernard Henry Levy, Corriere della sera.it, 27 giugno 2016, Politica, traduzione di Daniela Maggioni) • [tit.] Altro che sovranismo e populismo, il 2017 / può essere l'anno dell'Europa / Le istituzioni europee rimangono solide nonostante gli attacchi. Incluso il fondo salva / stati con 500 miliardi di munizioni. (Foglio.it, 14 febbraio 2017, Economia) • Un paesaggio democratico che credevamo conquistato per sempre, a garanzia di noi stessi e degli altri. Ma ecco che il sovranismo cambia la geografia emotiva e riduce l'orizzonte internazionalista in cui si muoveva la sinistra. (Ezio Mauro, Repubblica.it, 15 febbraio 2017, Politica).
Derivato dall'agg. sovrano con l'aggiunta del suffisso -ismo, sul modello del fr. souverainisme.