sovrano
agg. e s. m. [der. di sovra, sul modello del fr. ant. soverain]. – 1. agg. a. ant. o poet. Che sta sopra, più in alto di tutti gli altri: Non voltò ruota mai con più prestezza Il macigno sovran che ’l grano trita (Ariosto); nel mezzo Degli altri suoi ... andava Sovrano a tutti (Caro), sovrastando a tutti gli altri; anche sostantivato: Così ’l sovran li denti a l’altro pose (Dante). V. soprano, che in questa accezione è la forma più comune. b. fig. Eccelso, sommo, grandissimo: una mente, un’intelligenza s.; non è già che manchino i gran talenti e i s. ingegni (Bettinelli); anche in senso spirituale: alla celestiale patria chiama, da’ terreni desiderii muta il cuore a’ sovrani (Bartolomeo da San Concordio), ai desiderî supremi, celesti. Riferito a persona, indica eccellenza somma nella sua arte o per le sue doti (positive o anche negative): Quelli è Omero, poeta s. (Dante); qui venne Alimeto, Di medicina maestro s. (Boccaccio); Barattier fu non picciol, ma s. (Dante). c. Con valore più generico, sempre anteposto al sost., assoluto, totale: trattava il prossimo con s. disprezzo; mostra una s. indifferenza per tutto quanto non sia la sua persona. 2. a. Riferito a un potere o un’autorità, che non ha altro potere o autorità da cui dipenda nell’ordinamento politico-giuridico di cui fa parte; quindi: stato s., nazione s., popolo s., che ha la sovranità (v.); il S. Militare Ordine di Malta. In partic., principe s., e comunem. sostantivato, il s., nome generico di chi detiene un potere monarchico: l’incoronazione, l’abdicazione del s.; al femm., la s., anche per indicare la consorte del sovrano; al plur., i s., chi esercita il potere e la propria o il proprio consorte: i s. di Svezia, i s. d’Inghilterra. b. agg. Del sovrano, proprio del capo di uno stato monarchico: appannaggio s.; rescritto, decreto s., chiedere, ottenere la grazia s.; prerogative sovrane. 3. s. m. In numismatica, altro nome della sovrana di Fiandra (v. sovrana, n. 2). ◆ Avv. sovranaménte, come sovrano, da sovrano: governare sovranamente; più spesso in senso fig., sommamente: tutto questo è sovranamente ridicolo; ha l’aria di disprezzare sovranamente tutto e tutti.