sozzeria /sots:e'ria/ (roman. zozzeria /tsots:e'ria/) s. f. [der. di sozzo (o zozzo)]. - 1. [condizione di un ambiente sozzo: in quella casa regna una s. incredibile] ≈ (non com.) laidume, lordura, luridume, sozzura, sudiciume. ↓ sporcizia, sporco. ↔ (lett.) nettezza, pulito, pulizia. ↑ lindore, lindura. 2. (estens.) [insieme di cose sporche: spiagge coperte d'ogni s.] ≈ lerciume, luridume, marciume, (non com.) polverume, porcheria, (fam.) schifezza, sozzume, sozzura, sudiciume. ↓ sporcizia, sporco. 3. (fig.) a. (spreg.) [lavoro, opera e sim., mal riusciti: questo libro è proprio una s.] ≈ bruttura, obbrobrio, porcheria, (fam.) schifezza, schifo, sconcio. ↔ capolavoro. b. (estens.) [espressione oscena: non dire sozzerie in mia presenza!] ≈ indecenza, oscenità, parolaccia, porcheria, sconcezza, sozzura. c. [situazione ripugnante dal punto di vista morale: è una s. che non tutti paghino le tasse] ≈ indecenza, infamia, scandalo, (fam.) schifezza, schifo, sozzura, vergogna. d. [anche al plur., atto ripugnante dal punto di vista morale: hanno fatto molte s.] ≈ [→ SOZZURA (3. c)].