spacciare [der. dell'ant. dispacciare "disimpacciare, sbrigare", adattam. del provenz. despachar] (io spàccio, ecc.). - ■ v. tr. 1. (comm.) [effettuare la vendita di un prodotto in grande quantità o con una certa facilità: s. una partita di vino] ≈ esitare, smerciare. ‖ liquidare, svendere. 2. (estens.) [effettuare la vendita di merci, denaro e sim., di cui la legge vieta il commercio: s. banconote false; s. droga] ≈ contrabbandare. ⇑ commerciare, vendere. 3. (fig.) a. [rendere noto, spec. cose negative: s. notizie false e tendenziose] ≈ diffondere, diramare, disseminare, divulgare, propagare, trasmettere, [spec. riferito a informazioni false o riservate] propalare. ↔ celare, nascondere, tacere. b. [presentare ad altri sotto falso aspetto, con la prep. per del secondo arg.: s. olio di semi per olio d'oliva] ≈ contrabbandare, propinare, rifilare. c. (fam.) [considerare qualcuno senza speranza di guarigione: i medici l'hanno ormai bell'e spacciato] ≈ dare per morto (o per spacciato). ■ spacciarsi v. rifl. [affermare di essere quello che non si è, con la prep. per: s. per un gran signore] ≈ farsi passare, fingersi. ‖ proclamarsi (ø), professarsi (ø).