spagnolo
spagnòlo (letter. spagnuòlo) agg. e s. m. (f. -a). – 1. agg. a. Della Spagna, stato dell’Europa occid.: la storia, la letteratura s.; i dialetti s.; la dominazione s. in Italia; la cucina s.; il folclore s.; le danze s.; scudo s., in araldica, scudo simile al sannitico, ma arrotondato in basso; razza s., razza di polli con orecchioni bianchi eccezionalmente espansi. b. Lingua s. (o più comunem. lo spagnolo s. m.), lingua romanza, che ha per base il sistema dialettale castigliano, parlata in Spagna, nelle repubbliche sudamericane (tranne il Brasile e le Guiane) e centroamericane, e, nell'America settentrionale, in Messico e in vaste zone degli Stati meridionali degli Stati Uniti d'America: sapere, conoscere lo s.; parlare lo s. (anche avverbialmente, parlare spagnolo). Come s. m. indica talvolta, oltre alla lingua, anche la letteratura spagnola, in quanto materia d’insegnamento e di studio: insegnare, studiare lo s.; dare l’esame di s.; insegnante di spagnolo. c. Febbre s. (o, come s. f., la spagnola), denominazione della pandemia influenzale, ad altissima mortalità, che colpì l’Europa nel 1918-1919, così detta perché si riteneva che i primi focolai si fossero manifestati in Spagna. d. Locuz. avv. e agg.: alla spagnola, alla maniera, secondo la moda spagnola: mangiare alla spagnola. 2. s. m. Abitante, nativo, originario della Spagna: uno S.; una S.; gli Spagnoli.