spampanare
v. tr. e intr. [der. di pampano, col pref. s- (nel sign. 4)] (io spàmpano, ecc.). – 1. tr. Spogliare dei pampini, levar via i pampini: s. le viti. 2. Nell’intr. pron., spampanarsi, riferito alla vite, perdere i pampini: la pergola s’era tutta spampanata; per estens., con riferimento ad alcuni fiori, essere in fioritura avanzata, con i petali allargati e già prossimi a cadere: queste rose si sono già spampanate. Con uso fig., fam., di persona, e spec. di donna, perdere la freschezza, la grazia e la compostezza nei movimenti. 3. intr., ant. o region. Menare vanto: l’industria belga spampana di meno [di quella francese] ed è più morale (Faldella). ◆ Part. pass. spampanato, anche come agg., che ha perduto i pampini: la vigna spampanata di fresco, irta e spugnosa in mezzo agli altri filari verdeggianti (Verga); che ha i petali già tutti aperti, che comincia a sfiorire: rose spampanate; sui fiori spampanati e boccheggianti si calavano a sciami gl’insetti a succhiarne i petali (Prisco); e in senso fig., di una donna: abbi un po’ di grazia, non presentarti così spampanata!