sparuto
agg. [forma ant. del part. pass. di sparire]. – 1. Che si mostra smunto, deperito ed emaciato, soprattutto nel volto, di solito come conseguenza di uno stato di sofferenza o di tensione psico-fisica: che visetto s.!; un bambino s., dall’aspetto s.; dopo la malattia è ricomparso, magro e sparuto. 2. a. In usi fig., che è in numero esiguo, quantitativamente irrilevante (con tono di compatimento o leggermente spreg.): un gruppo s.; una s. schiera di seguaci; una minoranza sparuta. b. Raro con altri usi fig., letter., per indicare esiguità, o debolezza, d’altro genere: aveva un berretto in capo, da cui sfuggivano alcuni riccioli bianchi e giallastri, come la barbetta sparuta (Bacchelli); cigolio di traini Con le lanterne che oscillano sparute (Quasimodo). ◆ Dim. sparutèllo, detto spec. di bambini o adolescenti.