spasso s. m. [der. di spassare]. - 1. a. [sensazione piacevole provata da chi si diverte: era un vero s. starlo a sentire] ≈ diletto, divertimento, godimento, (fam.) goduria, piacere, (lett.) sollazzo, svago, trastullo. ↔ noia, pena, peso, (fam.) scocciatura, seccatura, (lett.) tedio. b. (estens.) [attività o cosa che diverte: darsi agli s.] ≈ distrazione, divertimento, passatempo, svago. ● Espressioni: fig., mandare a spasso 1. [espellere qualcuno da un luogo] ≈ allontanare, cacciare (via), levarsi dai piedi, liberarsi (di), mettere alla porta, (fam.) sbattere fuori, scacciare. ↔ accogliere, ricevere. 2. [togliere a qualcuno un incarico, un posto di lavoro e sim.] ≈ cacciare (via), congedare, deporre, destituire, dimettere, epurare, esonerare, espellere, estromettere, (fam.) fare fuori, licenziare, radiare, rimuovere, sollevare. ↔ assumere, chiamare, nominare, riammettere, riassumere. ▲ Locuz. prep.: a spasso 1. [a fare una breve passeggiata: andare a s.] ≈ a passeggio, (fam.) a zonzo. 2. (fig.) [senza un lavoro: è rimasto a s.] ≈ disoccupato. ↔ impiegato, occupato. 2. (estens.) [persona che costituisce motivo di divertimento: quel tipo è proprio uno s.] ≈ ‖ burlone, macchietta, sagoma, simpaticone. ↔ noia, (pop.) palla. [⍈ GIOCARE]