speciale [dal lat. specialis, der. di species "specie" e, come s. m., traduz. dell'ingl. special]. - ■ agg. 1. [che è proprio di un ristretto numero di persone o cose: i caratteri s. di una popolazione] ≈ caratteristico, individuale, originale, particolare, peculiare, proprio, singolare, specifico, tipico. ↑ esclusivo, unico. ↔ comune, generale, generico. 2. (estens.) a. [che è fuori dell'ordinario: un materiale s.] ≈ particolare. ↔ comune, normale, ordinario, standard. ▲ Locuz. prep.: in modo speciale (o in special modo) [più di altra cosa] ≈ [→ SPECIALMENTE]. b. [che è pensato, istituito e sim. in circostanze straordinarie: un treno s.] ≈ d'emergenza, eccezionale, straordinario. ↔ comune, consueto, normale, ordinario, usuale. c. [che denota stranezza, singolarità e sim.: un fatto s.] ≈ inconsueto, inusitato, particolare, singolare, strano, straordinario. ‖ anomalo. ↔ consueto, normale, ordinario, usuale. ↑ banale. d. [di alta qualità, detto spec. di cibi e bevande: un vino s.] ≈ ottimo, particolare, pregiato, scelto. ↑ eccellente, eccezionale, straordinario. ‖ squisito. ↔ dozzinale, mediocre, ordinario, scadente. ‖ sgradevole. e. [di lingua e sim., usato da gruppi particolari di persone] ≈ settoriale. ↔ comune, ordinario, standard. ■ s. m. (radiotel., giorn.) [puntata di trasmissione o servizio giornalistico dedicato a un solo e specifico argomento] ≈ special. [⍈ PARTICOLARE]