specializzato
specialiżżato agg. [part. pass. di specializzare; in alcuni sign. per influsso del fr. spécialisé]. – 1. Che ha conseguito una specializzazione: medico chirurgo s. in ostetricia; che è dotato di particolare competenza e abilità in un determinato settore professionale o di attività: industria s. nella produzione di piccoli elettrodomestici; per questo lavoro bisogna rivolgersi a una ditta specializzata. Con partic. riferimento a persone: l’impresa fornisce personale altamente s.; mano d’opera s. o non s.; operaio s. (v. operaio, n. 1 a), e specificando: operaio s. di ripresa, operaio s. di studio (nelle attività televisive). In partic.: a. Nel linguaggio milit., detto di sottufficiale, graduato o soldato che, avendo frequentato appositi corsi e superato i relativi esami, ha conseguito un titolo di abilitazione tecnica, attestato anche da un particolare distintivo sul braccio sinistro della divisa oppure sulla pattina della tasca sinistra, in uno speciale ramo dell’attività militare (per es.: armaiolo, meccanico delle artiglierie, telescriventista nell’esercito; armiere d’armamento, motorista nell’aeronautica; meccanico di artiglieria, motorista navale nella marina). b. Nello sport, detto di atleta particolarmente dotato e preparato per una specialità agonistica: un corridore s. nei cento metri piani; una sciatrice s. nello slalom gigante. 2. a. In biologia, di organismi che presentano modificazioni morfologiche, fisiologiche, comportamentali rispetto alla condizione ancestrale, che li rendono adatti a svolgere funzioni peculiari ed esclusive o a vivere in ambienti estremi. b. In agraria, coltura s., in partic. quella di piante arboree o arbustive (oliveto, agrumeto, vigneto) nella quale è coltivata una sola specie, contrapp. a coltura promiscua, in cui sono consociate essenze arboree e piante erbacee. c. In arboricoltura, rami s., quelli che, in una stessa pianta, forniscono solo foglie (rami a legno) o solo fiori e frutti (rami a frutto): si contrappongono ai rami misti.