specimen
〈spèčimen〉 s. neutro, lat. [der. di specĕre «guardare»], usato in ital. come s. m. (pl. invar. o, raro, specimina 〈spečìmina〉). – 1. a. Saggio, campione, modello: gli espositori austriaci non hanno mandato un solo «specimen» o un solo campione dei loro prodotti (Faldella). In partic., nell’uso editoriale, pubblicazione di poche pagine, contenente saggi del testo e delle illustrazioni di un’opera di considerevole mole che si sta per pubblicare, fatta per attirare su di essa l’attenzione del pubblico: uno s. di un libro d’arte; lo s. del nuovo dizionario è formato dall’introduzione e da 16 pagine di testo. b. Con sign. più recente, influenzato da analoghi usi delle lingue fr. e ingl., oggetto (esposto, per es., in un museo o altrimenti presentato) che non costituisce un unicum nel suo genere, nella sua categoria, ma un esemplare illustrativo delle qualità possedute da altri oggetti simili. 2. Nel linguaggio di banca, l’autografo della firma stesa dal cliente su apposito cartoncino, perché la banca possa controllare l’autenticità delle firme apposte negli assegni che le saranno in seguito presentati. ◆ Sono adoperati talora anche gli adattamenti ital. spècime e specìmine s. m.