spegnere
spègnere (o spégnere; tosc. o letter. spèngere o spéngere) v. tr. [lat. expĭngĕre «scolorire» (comp. di ex- «via da» e pingĕre «colorare, dipingere»), incrociatosi con extingĕre e extinguĕre] (io spèngo o spéngo, tu spègni o spégni e tosc. spèngi o spéngi, ... noi spegniamo e tosc. spengiamo, voi spegnéte e tosc. spengéte, ecc.; cong. pres. spènga o spénga, ... spegniamo e tosc. spengiamo, spegniate e tosc. spengiate, ecc.; pass. rem. io spènsi o spénsi, tu spegnésti e tosc. spengésti, ecc.; part. pass. spènto o spénto). – 1. a. Far cessare di ardere, di bruciare: il vento ha spento il fuoco; l’acqua, bollendo, ha debordato dal tegame e ha spento la fiamma (o, per metonimia, il fornello; anche, s. il gas); i pompieri spensero l’incendio; s. la candela, un fiammifero; s. la sigaretta, il sigaro, la pipa; come intr. pron., spegnersi, smettere di bruciare: le fiamme si spegnevano lentamente; questo sigaro non tira, continua a spegnersi. Per estens., s. la calce, sottoporre la calce viva a una maggiore o minore idratazione, mescolandola con acqua (v. calce2); s. la farina, bagnarla con acqua, latte o altro liquido affinché diventi una pasta maneggiabile e lavorabile. In senso fig., s. la sete (in relazione all’espressione iperb. una sete ardente), toglierla o attenuarla dissetandosi. b. Per analogia, far cessare il funzionamento di un apparecchio o di un dispositivo interrompendo, per lo più mediante un interruttore, il circuito elettrico che li alimenta: s. la lampada (fam., s. la luce); s. lo scaldabagno; s. la radio, il televisore; s. il motore dell’automobile; nell’intr. pron.: improvvisamente si spensero tutte le luci; è mancata la corrente e il forno elettrico si è spento. c. Con ulteriore estens., nella tecnica, s. un arco voltaico, ridurlo gradatamente in modo che si disinneschi; s. oscillazioni, vibrazioni, ridurne l’ampiezza mediante opportuni assorbimenti di energia, fino ad annullarla. 2. Con usi fig.: a. Nel linguaggio contabile amministrativo, in contrapp. ad accendere, far sì che abbiano termine gli effetti di una determinata operazione: s. un conto, saldarlo, o chiuderlo; s. un debito, un prestito, pagarlo, estinguerlo; s. un’ipoteca, cancellarla. b. Nel linguaggio comune e letter., annientare gradatamente, rendere sempre più debole: il tempo spegne i ricordi; le continue polemiche hanno spento l’entusiasmo iniziale; attutire, far diminuire d’intensità: la nebbia spegne tutti i rumori; come intr. pron., venire meno gradatamente, cessare di essere o di esistere, dileguarsi: l’ardore di un tempo si è ormai spento; è molto vecchio, e la sua intelligenza si spegne giorno per giorno; il suo riso si spense subito, come troncato da un improvviso pensiero triste (Deledda). c. S. la vita, toglierla; con complemento di persona, uccidere, sopprimere: È Opizzo da Esti, il qual per vero Fu spento dal figliastro sù nel mondo (Dante); si ha a notare che li uomini si debbano o vezzeggiare o spegnere (Machiavelli); Oh misero colui che in guerra è spento! (Leopardi); con sign. più ampio: certo e’ par qui che la natura voglia spegnere la umana spezie, come cosa inutile al mondo e guastatrice di tutte le cose create (Leonardo). Com. anche l’intr. pron. spegnersi, morire, spirare: la poveretta si va spegnendo lentamente; si spense serenamente fra le braccia della figlia. ◆ Part. pass. spènto (o spénto), anche come agg. (v. la voce).