sperimentale
(non com. esperimentale) agg. [der. di sperimento, forma ant., aferetica, di esperimento]. – 1. Che si basa sull’esperienza; che si fonda sull’esperimento, che procede per mezzo di esperimenti: dimostrazione, prova, verifica s.; scienza s.; in partic., fisica s., basata essenzialmente sull’analisi di fatti sperimentali (spesso in contrapp. a fisica teorica); geometria s., indirizzo della geometria che si serve in modo sistematico dell’esperienza fisica come strumento non solo di verifica, ma anche di ricerca. In partic., metodo s., il metodo con cui si perviene all’enunciazione delle leggi scientifiche mediante conferma (o smentita) sperimentale di ipotesi, avvalendosi quindi di esperimenti, cioè di interventi del ricercatore diretti a riprodurre artificialmente il processo naturale in condizioni tali da poterne osservare e verificare gli aspetti che interessano la ricerca; tale metodo fu largamente applicato e teorizzato da G. Galilei (1564-1642) e dal filosofo ingl. F. Bacone (1561-1626), e ha dominato da allora gran parte della scienza moderna, ispirando in tempi più recenti le correnti positivistiche. 2. a. Di attività intesa a ricercare e sperimentare nuove forme, applicazioni, tecniche e metodologie nella produzione di beni naturali, nella creazione di opere dell’ingegno o in attività varie: tecnologie s. di lavorazione dei metalli; una nuova terapia s. del cancro; colture s., in agraria, attuate per determinare le varietà di piante più adatte a un determinato clima, l’efficacia dei varî sistemi di concimazione, ecc. Nelle varie forme di attività artistica, l’aggettivo qualifica le ricerche tendenti a innovare i canoni espressivi, con soluzioni originali nella forma e nei contenuti, sperimentando nuove tecniche di realizzazione delle opere: in partic., cinema s., locuz. riferita alle ricerche di autori d’avanguardia, in quanto rompono con la tradizionale impostazione dei film, servendosi talora di mezzi poveri, per es. macchine da ripresa a passo ridotto; fotografia s., corrente della fotografia artistica che si contrappone all’uso della fotografia come documento o riproduzione realistica, ma usa varî espedienti tecnici (solarizzazione, sovrimpressione, separazione dei toni, collage, ecc.) come mezzo di una ricerca espressiva che affianca quella della pittura moderna e contemporanea; teatro s., denominazione di forme di teatro moderno che, reagendo ai modelli tradizionali e ufficiali, ricercano nuovi contenuti e nuove forme di recitazione e azione scenica, con l’impiego di mezzi non teatrali (proiezioni, musiche registrate, ecc.), e spesso anche con il coinvolgimento degli spettatori nell’azione drammatica; letteratura s., fondata sull’esperienza che lo scrittore fa della realtà e della società del suo tempo, e sulla ricerca di modi espressivi diversi da quelli tradizionali o proprî della letteratura precedente, nell’intento di adeguarli via via ai dati di quella esperienza in fieri; scuola s., classi s. (o assol., le sperimentali), in cui vengono sperimentati programmi e metodi innovativi rispetto alla tradizione (v. sperimentazione). b. Più genericam., che costituisce un esperimento, soprattutto nelle locuz. a titolo s., in via s., a scopo di sperimentazione: intervento chirurgico eseguito a titolo sperimentale. 3. Detto di luogo destinato, attrezzato, specializzato per compiervi esperimenti e sperimentazioni: campi, terreni s., nei quali si fanno colture agrarie a scopo di sperimentazione; centro s. di ricerche di medicina spaziale; centro s. di cinematografia. ◆ Avv. sperimentalménte, in modo sperimentale, a scopo di esperimento, con metodi sperimentali: confermare, verificare sperimentalmente un’ipotesi; per ora il farmaco è usato solo sperimentalmente.