spiare
spïare v. tr. [dal got. *spaíhôn, affine al lat. specĕre «guardare»] (io spio, ecc.). – 1. a. Guardare, osservare attentamente e di nascosto, senza farsi scoprire, le azioni, i fatti, i comportamenti di altri, per semplice curiosità, per metterne a conoscenza altre persone che potrebbero riceverne un utile o una soddisfazione personale, o per trarne considerazioni e deduzioni: è una curiosona e pettegola che ha l’abitudine di s. i vicini; è stato mandato a s. le ricerche scientifiche della ditta concorrente; aveva l’incarico di s. un noto personaggio politico; un marito geloso che fa s. la moglie; s. i movimenti, l’atteggiamento del nemico, e s. il nemico, seguirne le attività per dedurne le intenzioni. Anche con uso assol.: l’ho sorpreso a s. dal buco della serratura. b. Svolgere attività di spionaggio in un paese straniero: s. l’apparato militare di una potenza straniera; s. un paese a vantaggio di un altro paese. 2. a. Cercare, osservando attentamente, di capire, di conoscere, di avere elementi di valutazione: s. le reazioni di qualcuno sul suo viso; mi fissava spiando le mie intenzioni; s. l’avversario, in incontri sportivi, cercare di intuire la sua tattica per superarlo o neutralizzarlo; Spïar ne’ guardi medici Speranza lusinghiera Della beltà primiera (Foscolo). Con sign. più generico, guardare attentamente, esplorare: Tale egli intorno spia s’adito alcuno (Piano od erto che siasi) aprir si mira (T. Tasso); andando non lasciava di s. intorno (Manzoni). b. Seguire attentamente la situazione, valutare le circostanze per agire nelle condizioni più favorevoli: s. il momento adatto per una fuga; s. l’occasione di farsi avanti.