spintaneo
agg. (iron.) Che avviene a seguito di una pressione, di una spinta esterna. ◆ Furono le pressioni del presidente di Capitalia, Cesare Geronzi, a spingere Calisto Tanzi a rilevare nel 1999 la Eurolat da Sergio Cragnotti. L’ex patron della Parmalat conia addirittura un nuovo termine per spiegare le cause reali di quell’operazione: «Fu un acquisto “spintaneo” e non spontaneo», ha detto ai magistrati romani che indagano sul crack della Cirio e che per circa due ore lo hanno interrogato ieri pomeriggio nel carcere parmigiano di Via Burla. (Angelo Mincuzzi, Sole 24 Ore, 24 febbraio 2004, p. 2, In primo piano) • «Occorre un atto di indirizzo parlamentare condiviso con l’opposizione», ha affermato [Renato Brunetta], «che dia un mandato “spintaneo” alla Banca d’Italia per autoriformarsi, così in due o tre mesi potremmo avere un nuovo Governatore che non sarebbe più tale ma presidente di una Authority». (Roberto Bagnoli, Corriere della sera, 26 agosto 2005, p. 3, Primo piano) • «La Lagostina resta sotto osservazione – dicono i sindacati – in quanto non ha ancora trovato una sua precisa collocazione sul mercato e si susseguono molte voci sull’utilizzo dello stabilmento di Omegna. Resta aperta la procedura di mobilità per settanta dipendenti anche se una trentina hanno già lasciato in forma “spintanea” l’azienda». (Stampa, 9 luglio 2006, Novara, p. 43).
Derivato dal s. f. spinta con l’aggiunta del suffisso -aneo, per analogia con spontaneo.
Già attestato nella Repubblica del 2 aprile 1989, p. 4 (Antonio Calabrò).