spiombare2
spiombare2 v. tr. e intr. [der. di piombare1, col pref. s- (nel sign. 6)] (io spiómbo, ecc.). – 1. tr. a. Far scendere o far cadere fuori piombo, mettere o mandare fuori piombo, cioè secondo una direzione non verticale. b. estens. Far cadere a terra, far stramazzare: Fiede di brando Antifo nella tempia, E lo spiomba dal cocchio (V. Monti). Per iperbole, nel linguaggio fam., soprattutto tosc., riferito a persona o a cosa tanto pesanti che, a sostenerle, sfiancano facendo quasi perdere l’equilibrio: questo bambino, a tenerlo in braccio, ti spiomba!; anche assol.: spiomba, questo baule! ma che ci avete messo dentro? 2. intr. (aus. avere), non com. Non essere a piombo, scendere secondo una linea non perpendicolare: un muro che spiomba (talora, però, il verbo si usa con sign. opposto, e cioè cadere a piombo: questi calzoni non spiombano bene).