spiumare
v. tr. [der. di piuma, col pref. s- (nel sign. 4)], non com. – Togliere le piume: c’era gente che ... stendeva panni, che spiumava polli, che accudiva bambini (Sebastiano Vassalli); in senso fig., sfruttare qualcuno, carpirgli o fargli spendere molto denaro (cfr. il più com. e pop. spennare): la cantatrice che spiumava con tanto garbo il loro anfitrione (D’Annunzio). Raro come intr. (aus. avere), con riferimento a cuscini e sim., perdere le piume dell’imbottitura. Nell’intr. pron., con sign. generico, spiumarsi, perdere le piume, spennarsi.