spoglia
spòglia s. f. [lat. spŏlia, plur. del neutro spolium «spoglia»]. – 1. Elemento esterno che serve di rivestimento, di copertura e sim. (e che quindi si può togliere, cambiare, perdere, ecc.). In partic.: a. poet. Abito, veste: D’un seme stesso in diversi sembianti Paion le Ninfe uscite senza spoglia (Poliziano); come dentro l’animo era in doglia, Così [Orlando] imbrunir di fuor vòlse la s. (Ariosto); Non è madre che sia schiva Della s. più festiva I suoi bamboli vestir (Manzoni). D’uso com. la locuz. sotto mentite s., per lo più in senso fig., sotto false apparenze, con una falsa identità: presentarsi sotto mentite s.; nonostante fosse venuto sotto mentite s., compresi subito che era un imbroglione. b. Al plur., letter. ant., le foglie, come rivestimento delle piante: Come d’autunno si levan le foglie L’una appresso de l’altra, fin che ’l ramo Vede a la terra tutte le sue s. (Dante); Al cader d’una pianta, che si svelse ... Spargendo a terra le sue s. eccelse (Petrarca). c. L’esuvia, cioè lo strato esterno del corpo (epidermide, esoscheletro chitinoso) degli animali che subiscono mute (rettili, crostacei, insetti, ecc.): la s. del serpente; la s. ninfale degli insetti. 2. letter. a. Spoglia mortale, e al plur. s. mortali (anche assol. spoglia e spoglie), salma, cadavere (con riferimento alla concezione cattolica del corpo come veste mortale dell’anima): al ciel nuda è gita Lasciando in terra la sua bella s. (Petrarca); Siccome immobile, Dato il mortal sospiro, Stette la s. immemore Orba di tanto spiro (Manzoni). b. Armatura di un guerriero vinto, come preda del vincitore: Ettore s’impadronì e si vestì delle s. di Patroclo; Né senno astuto né favor di regi All’Itaco le s. ardue serbava (Foscolo). Per estens., preda, bottino fatto in battaglia: non attendendo se non ad ammazzare ... coloro che fuggivano senza farne alcuno prigione, e senza attendere alle s. e al guadagno (Guicciardini); per le spoglie opime nell’antica Roma, v. opimo. 3. region. Scartoccio del granturco; anche, squama del bulbo di alcune piante: le s. della cipolla. 4. a. Nella tecnica di fonderia, sinon. di rastremazione o sformo. b. In tecnologia, con riferimento a un utensile, superfici di s. e angoli di s. posteriore o dorsale, anteriore o frontale, alcune particolari superfici e alcuni angoli caratteristici dell’utensile. 5. Nel linguaggio politico e giornalistico, il plur. spoglie, come traduz. dell’ingl. spoils con cui ha in comune il sign. di «preda, bottino» (v. sopra, n. 2 b), è usato talvolta per indicare le cariche e gli uffici pubblici che i partiti e i gruppi politici vincitori delle elezioni usano spartire tra i loro aderenti, spec. nelle locuz. politica delle s., governo delle s., sistema delle s. (v. spoils system).