spoglia /'spɔʎa/ s. f. [lat. spŏlia, plur. del neutro spolium "spoglia, pelle; bottino"]. - 1. (poet.) a. [ciò che si indossa: Non è madre che sia schiva Della s. più festiva I suoi bamboli vestir (A. Manzoni)] ≈ abito, veste, vestito. b. (zool.) [strato esterno del corpo degli animali che subiscono mute: la s. del serpente] ≈ pelle. c. (fig.) [per lo più al plur., l'apparire, in contrapp. alla propria vera identità, nell'espressione mentite spoglie: presentarsi sotto mentite s.] ≈ identità. ‖ apparenza, sembianza. 2. (lett.) [corpo senza vita: s. mortali; Siccome immobile, Dato il mortal sospiro, Stette la s. immemore Orba di tanto spiro (A. Manzoni)] ≈ cadavere, morto, resti (mortali), (lett.) reliquia, salma. 3. (estens.) [al plur., frutto di una conquista, un saccheggio e sim.] ≈ bottino, preda.