sporco
spòrco agg. e s. m. [lat. spŭrcus; la -ò- tonica aperta deriva dall’accostamento paretimologico a pòrco] (pl. m. -chi). – 1. Detto di oggetto (o della superficie di un oggetto) la cui nettezza è visibilmente alterata da sostanze estranee, talora in modo tale da non poter essere usato o comunque fatto vedere, presentato e sim. se non dopo essere stato ripulito dalle sostanze stesse. a. Usato assol., senza determinazioni, con riferimento a parti del corpo, indumenti, ecc.: avere il viso sporco, le mani s., le unghie s.; che capelli s.!; vestiti s.; camicie, calze, scarpe s.; biancheria s.; lenzuola sporche; in alcuni casi, come già in questi ultimi esempî, non indica tanto l’aspetto sudicio o poco pulito dell’oggetto, quanto il fatto che questo sia già stato usato: è s. questo bicchiere?; mettere nella lavastoviglie i piatti s.; un foglio s., su cui si è già scritto qualcosa; un nastro magnetico s., che contiene già una registrazione. Detto di luogo o ambiente, che è ricoperto o disseminato di rifiuti, immondizie, oggetti o materiali che imbrattano: che casa s.!; una stanza s.; scale s., pavimenti s.; in questa città le strade diventano sempre più sporche; mare s., pieno di rifiuti, o anche di alghe e sim. Riferito a persona, che d’abitudine si lava in modo insufficiente e trascura la pulizia personale: un individuo s. e trasandato; essere s. come un maiale; quei bambini sono s. da far paura; anche, che si è insudiciato occasionalmente, per motivi varî: i ragazzi, quando vanno a giocare a pallone, tornano a casa tutti s.; guarda come sei s., che cosa hai combinato?; mi sento s., ho bisogno di fare una doccia. b. Accompagnato da una determinazione che specifica la materia, la cosa che ha sporcato o che imbratta: capelli s. di polvere; vestiti s. di grasso; un quaderno s. d’inchiostro; tovaglioli s. di rossetto; strada s. di escrementi; tappeto s. di fango; essere s. di farina, di sugo. 2. Con usi estens.: a. Nel linguaggio marin., àncora s., impigliata in qualche ostacolo nel fondo o anche nella sua stessa catena, che si è arrotolata intorno ad essa; carico s., carico di petrolio grezzo, di nafta e di altri prodotti non raffinati (contrapp. a carico pulito, di prodotti raffinati: benzine, ecc.); carena s., di nave che ha l’opera viva ricoperta di vegetazioni e d’incrostazioni che ne aumentano la resistenza al moto e ne riducono la velocità; costa s., quando presenta pericoli per la navigazione. b. Nel linguaggio tecn., giornalistico e corrente (in contrapp. a pulito), energia s., industrie s., lavorazioni s., che inquinano l’ambiente (industrie chimiche e petrolchimiche, cementerie, concerie, ecc.); bombe s., alla cui esplosione consegue una ingente ricaduta radioattiva; denaro s., proveniente da furti, riscatti di persone sequestrate, dal traffico di droga e da altre attività delittuose: riciclare il denaro sporco. c. Nell’uso fam. (sempre contrapp. a pulito), avere la lingua s., coperta di una patina biancastra, sintomo d’indigestione o di disfunzioni dell’apparato digerente; avere la fedina penale s., avere commesso dei reati, non essere incensurato; avere la coscienza s., essere consapevole di aver commesso qualche mancanza, qualche cattiva azione, di essere in colpa o in difetto. d. Riferito ad alcuni colori, indica tonalità non pura, mescolanza con il grigio o con il nero: il vestito è di un bianco s.; un salotto azzurro sporco. 3. fig. a. Caratterizzato da mancanza di scrupoli, da comportamenti contrarî all’onestà, alla morale e sim.: è gente s., stanne alla larga; con riferimento a cose: un’azione, una faccenda s.; politica s.; votazioni, elezioni s., con brogli e commercio di voti; sono affari s., non immischiarti; per estens., nel gergo sport., gioco s., scorretto, falloso, irregolare; in partic., nel linguaggio sportivo, tiro s. o palla s., giocata che, essendo effettuata in modo errato, conferisce alla palla un effetto o una direzione imprevedibili; dell’uso fam. la locuz. farla sporca, compiere un’azione illecita o disonesta, cercando di nasconderla agli altri. Anteposto al sost., rafforza il tono di riprovazione: è una s. faccenda, uno s. affare, una s. guerra; siete degli s. individui; quello s. figuro non deve neppure farsi vedere!; non riuscirà a portare a termine il suo s. disegno!, o il suo s. proposito! b. Sconcio, osceno, indecente: espressioni s.; storielle, barzellette s.; è un libro un po’ s., ma divertente; pensando ... esser arguti e faceti, in presenzia d’onorate donne ... si mettono a dir sporchissime e disoneste parole (Castiglione). 4. Come s. m.: a. Sporcizia, insieme di cose sporche: pulire dallo s., levare lo s.; sono dei sudicioni, razzolano nello s. come maiali; in senso fig.: è gente senza scrupoli, abituata ad agire nello sporco. b. Tratto di terreno coperto di vegetazione: la lepre s’è rifugiata nello sporco. ◆ Dim. sporchétto, sporchino, un po’ sporco, piuttosto sporco. ◆ Avv. sporcaménte, in modo disonesto, sleale e scorretto: comportarsi, agire sporcamente; l’affare è stato condotto piuttosto sporcamente.