sporco /'spɔrko/ [lat. spurcus; la -o- tonica aperta deriva dall'accostamento paretimologico a porco] (pl. m. -chi). - ■ agg. 1. a. [che è privo di pulizia, con riferimento a parti del corpo, indumenti, ecc., anche con la prep. di: avere il viso s.; un quaderno s. d'inchiostro] ≈ imbrattato, macchiato. ↑ immondo, laido, lercio, lordo, lurido, sordido, sozzo, sudicio. ↔ lindo, (fam.) lindo e pinto, (lett.) netto, pulito, terso. b. (estens.) [di oggetto, che è già stato adoperato da qualcuno e sim.: è s. questo bicchiere?; un nastro magnetico s.] ≈ usato. ↔ pulito, [di supporto magnetico] vergine. 2. (estens.) a. [di energia, industria e sim., che inquina l'ambiente: lavorazioni s.] ≈ inquinante, nocivo. ↔ pulito, sicuro. b. [dell'ambiente naturale o di parti di esso, soggetto a inquinamento: in questa città c'è l'aria sporca] ≈ contaminato, inquinato. ↔ pulito, puro. ‖ sicuro. 3. (fig.) a. [caratterizzato da comportamenti contrari all'onestà o alla morale: è gente s., stanne alla larga; uno s. affare] ≈ brutto, disonesto. ↑ abietto, ignobile, immondo, immorale, infame, losco, lurido, marcio, sordido, sozzo, spregevole, sudicio, turpe. ↔ (lett.) mondo, (lett.) netto, onesto, pulito, puro. b. [l'essere caratterizzato da immoralità o da oscenità: barzellette s.] ≈ cochon, indecente, laido, lascivo, licenzioso, osceno, osé, sconcio, sozzo, spinto, turpe. ‖ scurrile, triviale, volgare. ↔ castigato, casto, (lett.) costumato, pulito, puro. ■ s. m., solo al sing. 1. a. [l'essere privo di pulizia] ≈ e ↔ [→ SPORCIZIA (1. a)]. b. (fig.) [l'essere caratterizzato da comportamenti contrari all'onestà o alla morale] ≈ e ↔ [→ SPORCIZIA (1. b)]. 2. (estens.) [ciò che rende privo di pulizia] ≈ e ↔ [→ SPORCIZIA (2. a)]. [⍈ DECENTE]